Bitcoin, la rivincita dei nerd?

Bitcoin, la rivincita dei nerd?

Dicembre 8, 2022 0 Di Ruggero Grando

Il bitcoin è sicuramente la valuta digitale più famosa al mondo. Sviluppata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, non utilizza un ente centrale, ma un database distribuito e permette le transazioni da e verso i propri computer con l’utilizzo di “wallets” o portafogli personali.

Nel 2008 è stato registrato il dominio Bitcoin.org, e nello stesso anno è stato pubblicato il whitepaper “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System” su metzdowd.com da un certo Satoshi Nakamoto. Successivamente nel 2009 Satoshi rilasciò la prima versione del software che ha dato origine al primo bitcoin.

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Il termine Bitcoin è inteso come l’intero meccanismo che produce e distribuisce i bitcoins, e non ha bisogno per sua natura di una qualunque autorità governativa; In tal senso è considerato un applicazione di quel concetto di cryptocurrency descritto da Wai Dai nel 1998. Attualmente, Satoshi Nakamoto non è più attivo nel progetto e non è chiaro se è lui l’ideatore di questa moneta digitale, o se il nome fa riferimento a più creatori/sviluppatori. Satoshi Nakamoto è sicuramente un pseudonimo, l’inventore del bitcoin a tutt’ora è sconosciuto, vi sono però dei candidati, tra i quali Adam Back, Nick Szabo , Elon Musk e molti altri. E’ sorprendente, che nessuno abbia rivendicato la titolarità di un invenzione così importante!

Il Bitcoin non è un’idea nuova (vedi HashCash di Adam Back), ma Nakamoto ha usato l’ingegnosità di utilizzare la crittografia e farla diventare una moneta digitale.

In poche parole, ha reso reale con un protocollo quello che era solamente un concetto teorico. Il problema di Satoshi, era quello di poter trasferire del valore via internet senza l’ausilio dei canali tradizionali, immune da ogni attacco esterno.

Il Dicembre 2013 è stato il mese fondamentale per la diffusione in Italia del Bitcoin (BTC) poiché il prezzo di un BTC è salito sino a mille dollari. La corsa era iniziata e solo poche persone avevano capito l’importanza del bitcoin.

Nei primi mesi del 2014, dopo un periodo di totale euforia, in seguito a degli avvenimenti poco “ortodossi” e degli attacchi da parte di hacker a  piattaforme di scambio come MtGox, Vircurex e alla definitiva chiusura di Flexcoin, una bitcoins bank canadese con sede ad Edmond, tutte le monete virtuali hanno subito un colpo verso il basso portando gli investitori a un comportamento più cauto e automaticamente ad un crollo del valore del bitcoin (BTC) la moneta virtuale attualmente più importante e diffusa.

Immagine del crollo del valore del Bitcoin nel corso del 2014.
Figura 1.
(Il crollo del valore del bitcoin nel corso dell’anno 2014).

Nell’anno 2015, la messa off-line del sito di Cloud Mining Hashie.co e i pagamenti sospesi di LTCGear.com hanno colpito duramente la comunità virtuale e numerosi investitori. Certamente, queste attività crollate in seguito a presunti attacchi hackers hanno danneggiato il mondo dei bitcoins e delle valute digitali in genere, ma nella maggioranza dei casi sono questo tipo di società a non essere reali o il più delle volte appartengono a delle vere e proprie organizzazioni criminali.

Nell’anno in corso, il 2022, il recente disastro di FTX, una delle più grandi piattaforme di scambio di cryptovalute, che ha coinvolto milioni di investitori, ha segnato in modo particolare il crollo del prezzo del bitcoin e di tutte le altre cryptovalute. Tuttavia, il fallimento di FTX è dovuto essenzialmente a delle attività non proprio trasparenti da parte della società Alameda Research creata dal suo fondatore. Da alcuni, tale crollo è stato paragonato a quello di Leham Brothers avvenuto nel lontano 2008 che ha scatenato la crisi finanziaria dei mutui subprime.

FTX - il clamoroso crollo finanziario nel 2022
Figura 2.
(Nell’anno 2022 il crack finanziario di FTX ha sconvolto il settore delle cryptovalute).

In seguito al fallimento di FTX, e al crollo del valore del Bitcoin del 21% in una settimana, 6.5 milioni di abitanti salvadoregni tremano difronte a tale avversità. Il presidente di El Salvador ha investito gran parte delle finanze pubbliche in questa cryptovaluta e dal momento dell’acquisto la perdita del valore del Bitcoin è pari al 67% per un totale investito corrispondente a 70 milioni di dollari e una perdita attuale a 46.9 milioni di dollari. Le cifre sono abbastanza indicative, e potrebbero non corrispondere alla realtà.

El Salvador, il primo paese dove il bitcoin è moneta legale.
Figura 3.
(El Salvador, il primo paese dove il bitcoin è moneta legale).

Come mai i crolli finanziari di alcune società del mondo delle cryptovalute sono così importanti?

Per quanto riguardo l’attacco a MtGox da parte di Hackers, risulta interessante il fatto che proprio in questo momento storico, la moneta virtuale sia diffidata dagli istituti bancari e forse anche dai grandi governi centrali per il suo carattere indipendente e assolutamente fuori da ogni controllo se non quello della domanda e dell’offerta. Nel mondo decentralizzato delle cryptovalute, non c’è nessuna autorità centrale che le emette o le controlla, esse sono un prodotto di un processo di mining creato dai miners. Probabilmente, anche gli altri attacchi, possono essere ricondotti ad un attività criminale che mira a un qualche guadagno, ma non è da sottovalutare un’azione diversa che tenta di far crollare il mondo delle monete crypto. Purtroppo, oltre agli hackers, al mondo tradizionale delle grandi banche centrali, e ad una gestione assolutamente incomprensibile di alcune società (FTX), non è da sottovalutare la forza dei grandi gruppi finanziari che vedono nelle cryptovalute un qualcosa di incontrollabile e che in parte, sfugge al proprio controllo.

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