Perchè adottare GNU/Linux?

Perchè adottare GNU/Linux?

Marzo 16, 2022 1 Di Ruggero Grando

L’economicità.

Parlando dell’economicità il significato è presto detto. Quanto ci costa un server web o un server di posta elettronica su piattaforma GNU/Linux rispetto all’adozione di applicazioni Windows o Apple?
Quanto ci costa applicare ogni licenza del sistema operativo Windows o Apple rispetto alle distribuzioni GNU/Linux quasi totalmente senza alcun costo?

Beh, a parole sembra che tutte le aziende debbano adottare il software libero, ma in determinate situazioni il software proprietario rappresenta ancora l’eccellenza a causa di alcuni vincoli apposti dai grandi produttori o da una strana forma mentis collettiva. Alcuni esempi? Nel campo del disegno tecnico, Autocad, Archicad, o SolidWorks fanno il bello e il cattivo tempo e molti macchinari industriali sono tarati su questi software, vincolando i progettisti o l’industria verso tale scelta. Nel campo del design, applicazioni come Adobe Photoshop non hanno eguali e così via per altri settori. Ma, le cose stanno cambiando, e vi sono numerosi software liberi che stanno crescendo come GIMP nel campo grafico o come GCAD3D nel campo CAD-CAM. Quindi, qual è e quale sarà la scelta migliore?

A seconda delle esigenze penso che la situazione migliore sia un utilizzo misto del software libero e di quello non libero valutando di volta in volta la scelta economica più conveniente e il “prodotto” migliore. Tante volte, mi capita di orientare le persone verso il software libero con i programmi più semplici, come LIbreOffice, ma molte volte queste preferiscono un software proprietario (indovinate quale?), e perchè?

E’ una condizione mentale (forma mentis ricordate?) che in molti di noi agisce facendoci scegliere sulla base delle nostre conoscenze ed esperienze personali escludendo tutte le altre soluzioni. Molte volte, le persone considerano il software libero una sorta di spazzatura, o comunque senza valore poiché non lo pagano, e quindi cercano una giustificazione per tale motivo, ma dimenticano che il valore di un applicazione non si misura in denaro!

Il valore di un’applicazione, o di qualsiasi prodotto tecnologico, va ben oltre la sua valutazione monetaria. Questo concetto si radica nella comprensione che la tecnologia, nella sua forma più pura, è uno strumento per migliorare la vita delle persone, sia a livello individuale che collettivo.

Innanzitutto, un’applicazione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone. Ad esempio, un “app” che aiuta le persone con disabilità a comunicare o a navigare nel loro ambiente porta un valore inestimabile che non può essere quantificato in termini monetari.

In secondo luogo, il valore educativo di molte applicazioni è immenso. Un “app” per l’apprendimento di lingue, strumenti educativi per bambini e piattaforme per l’auto-miglioramento offrono opportunità di crescita personale che vanno oltre qualsiasi etichetta di prezzo.

Un terzo aspetto è il valore sociale. Le applicazioni che connettono le persone, come i social media o le piattaforme di incontri, hanno il potere di creare comunità, stringere amicizie e persino innescare movimenti sociali.

“Ricorda, il valore di un’applicazione non si misura in denaro!. Se fosse così, il gioco del serpente sui vecchi telefoni Nokia sarebbe stato considerato un tesoro nazionale!”

Dr. LeeMega

La standardizzazione.

Nel mondo GNU/Linux i programmi scambiano i dati e le informazioni tramite gli standard più comuni. La Free Software Foundation Europe (FSFE) cerca di migliorare e assicurare l’interoperabilità tra gli standard Aperti. Al contrario, i software proprietari generano degli standard ad hoc per impedirne l’uso o l’apertura tramite altri software legando il clienti o l’utilizzatore per sempre.

Per esempio, i documenti con estensione docx rappresentano un interpretazione aberrante degli standard e non trovano alcun senso se non quello economico. Ma a chi giova tutto ciò? Per quale motivo tutto si complica e lo standard proprietario diventa una sorte di baluardo contro cui combattere? Basterebbe un po’ di responsabilità e permettere almeno l’interoperabilità degli standard e la vita sarebbe un po’ più facile per tutti.

Di seguito, alcuni esempi di standardizzazioni promossi e supportati dalla FSFE.

  • Il formato di documento OpenDocument (ODF)
    E’ uno standard aperto per i documenti di ufficio, supportato dai software liberi come LibreOffice e OpenOffice. A differenza di formati proprietari (come quelli usati da Microsoft Office), l’ODF assicura che i documenti possano essere aperti e modificati con qualsiasi software che supporti lo standard, preservando la libertà degli utenti e evitando la dipendenza da un singolo fornitore.
  • OpenPGP
    E’ uno standard per la crittografia e la firma digitale di dati, utilizzato per garantire la sicurezza delle comunicazioni via email e dei file. OpenPGP è supportato da software libero come GnuPG, che permette agli utenti di crittografare e firmare digitalmente i loro dati in conformità con lo standard OpenPGP.
  • OpenVPN
    E’ un protocollo aperto per la creazione di reti private virtuali (VPN). La FSFE supporta l’uso di OpenVPN perché offre una soluzione sicura e aperta per la navigazione e la comunicazione su internet, a differenza di molte soluzioni proprietarie che possono avere problemi di privacy e sicurezza.

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