Il Cloud Mining: Si o No?

Il Cloud Mining: Si o No?

Ottobre 8, 2016 3 Di Ruggero Grando

L’introduzione delle crypto-valute ha reso possibile differenti scenari di profitto. Attualmente, una delle attività più interessanti è quella di “Cloud Mining”. Volete investire qualcosa nel Cloud Mining? Siete curiosi, e avete una piccola somma da destinare a questa attività?

Prima di iniziare con l’articolo vero e proprio bisogna capire cosa significa Cloud Mining.

Con l’avvento del Bitcoin, e del mondo delle cryptovalute in genere, esistono differenti modalità di poter “creare” un profitto utilizzando dei servizi on-line erogati da alcune società che lavorano nel mondo delle cryptovalute.

In particolare, il Cloud Mining, offre la possibilità di utilizzare una quota di potenza, normalmente misurata in Gigahash/seconds (GH/s), di una macchina fisica dedicata, al fine di produrre un reddito proveniente dall’attività di mining. Nelle farm dedicate, possiamo trovare migliaia di queste macchine, ma solo poche aziende le posseggono realmente. Quest’ultime devono affrontare i costi dell’energia elettrica, e l’unico Paese dove è più conveniente, è la Cina. Infatti, tranne alcune eccezioni, la maggior parte delle Farm sono cinesi.

Farm Cloud Mining Enigma Mine

Figura 1.
(Una delle Farm di Genesis Mining)

Ovviamente, questo servizio ha un costo, non sempre risulta economico, e, in alcune condizioni il rischio di volatilizzare tutto è reale. Per tali motivi, siate cauti, non investite più del dovuto, e ritenete sempre possibile e plausibile di perdere tutti i vostri “soldi” in un istante.

La storia si ripete, e i truffatori vivono ovunque. A tal proposito, esistono numerosi casi di Cloud Mining fasulli, che hanno raggirato moltissime persone. Un esempio, e forse il più famoso è HASH OCEAN che ha coinvolto ben 700.000 account, mettendo in discussione l’utilizzo del Mining e dei Bitcoin. In gergo, per indicare tale situazione viene utilizzata la parola SCAM che significa truffa, imbroglio o raggiro.

In base a quanto detto, diffidate da qualsiasi persona o società. Nella Rete, purtroppo, esistono strutture criminali ben organizzate che sfruttano degli schemi PONZI (https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Ponzi) per finanziare le proprie attività ed eludere l’eventuale investitore.

Per cui, prima di spendere parte dei vostri soldi leggete i seguenti consigli:

  1. Il sito internet è realizzato con cura? Una “grafica” approssimativa potrebbe denotare un sito fasullo o meglio un sito SCAM. Le tecnologie implementate durante la creazione del sito internet e quelle utilizzate per il normale svolgersi delle attività sono molto importanti, e quasi certamente una semplice pagina html, e un grande “tasto” con una scritta: “invia il denaro” significano la presenza di un anomalia non indifferente. Fate attenzione a queste situazioni!
  2. Verificate sempre, che la società nella quale state impegnando un po’ del vostro capitale sia esistente, e controllate nei vari forum (es: Bitcointalk.org) che qualcuno non sia già stato raggirato. Consultate sempre Badbitcoin.org per capire se il sito di vostro interesse è presente nella lista nera. Se lo fosse, evitatelo e basta!
  3. Se il sito possiede un blog, i vari posts devono essere recenti; Un numero di partecipanti cospicuo denuncia una certa attività e fa pensare che tutto sia regolare. Al contrario, pochi posts, e obsoleti, sono segno di poca attività e forse di un sito truffa.
  4. Eseguendo una scansione online con alcuni strumenti antivirus si può controllare la veridicità del sito di interesse in termini di protezione da virus o da malware. Tra i tools da utilizzare potete far riferimento a Online Virus Scanner, oppure potete usare VirusTotal.
  5. Un altro modo per controllare che il sito non appartenga alla blacklist della truffa mondiale è quello di utilizzare un servizio di WHOIS, con il quale potete accertare moltissime informazioni. Ovvio, il proprietario del sito deve essere una società, diffidate da qualsiasi altra cosa. Una scadenza tra due, tre, cinque anni fa pensare a qualcosa di continuativo e duraturo, al contrario una breve scadenza può indicare un sito studiato ad hoc per poco tempo. Quello che basta per estorgere un pò di denaro. Meglio scegliere un sito di Cloud Mining ubicato in Europa, o in America al massimo, degli altri non diffidate ma fate particolare attenzione. Un hosting a Panama o in qualche altro Paese presente nella blacklist finanziaria non può godere di una grande affidabilità! Uno dei servizi di whois che potete utilizzare attualmente per approfondire il vostro studio è DomainTools, sicuramente uno tra i più completi presenti nel web.
  6. Cercate sempre di instaurare una comunicazione con la società che vi offre il servizio di mining. Fate numerose domande e probabilmente dalle risposte potrete capire se siete in presenza di professionisti o di qualche criminale intento a sfilarvi i vostri risparmi! Sappiate, comunque, che alcuni criminali scrivono molto bene!
  7. E’ noto, che le società di Cloud Mining fasulle adottano frequentemente degli slogans ben congenati. Guadagni garantiti, potenze disponibili di Mining superiori a tutti i datacenters appartenti alla NASA e infine garanzie sul capitale investito sono tutti specchi per le allodole, non pensate assolutamente che qualcuno vi regali qualcosa!
  8. Il certificato di sicurezza SSL (es: https://www.cloudmining.com) costituisce un punto a favore per il sito di Cloud Mining. Cercate di affidarvi ad una società che offre il servizio di mining con tale modalità. A tal proposito, dovete sapere, che il protocollo Secure Sockets Layer (SSL) è stato progettato per consentire alle applicazioni di trasmettere informazioni in modo sicuro e protetto. Quindi, qualsiasi cosa scriviate, passwords, accounts e altre informazioni, queste non verranno individuate poichè criptate.
  9. Il copyright a fondo pagina ci deve sempre essere, diffidate da altre formule, stiamo parlando di una società che vende un servizio e quindi non può non essere presente. Allo stesso modo, in qualsiasi sito di Cloud Mining dovrebbe sempre esistere una pagina dei contatti e una pagina con tutte quelle informazioni che possono ricondurre alla società che eroga il servizio. Anche le informazioni riguardanti gli eventuali sviluppatori, i titolari, i managers e via dicendo dovrebbero essere presenti, in pratica la pagina “Chi siamo e Cosa facciamo” costituisce un valore aggiunto per la scelta.
  10. Bene, se avete scelto il sito di Cloud Mining, attivate fin da subito Google Authenticator (quasi tutti i siti ormai lo propongono), un servizio di generazione token realizzato da Google che vi garantirà un maggiore protezione nell’accesso al servizio. E mi raccomando, deve essere sempre presente la funzione “Withdraw” (con la quale spostate le vostre crypto-monete nel vostro Wallet personale) e per nessun motivo deve essere bloccata. Infine, investite poco e poi successivamente un pò di più così se perdete qualcosa almeno non è tutto. In due parole: siate cauti!

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